L’impatto dell’intelligenza artificiale nei lavori creativi: le nuove professioni del futuro secondo The Next Generation Platform

L’intelligenza artificiale non sta solo trasformando l’economia e la produttività: sta ridisegnando in profondità il panorama delle professioni creative. Secondo l’ultimo rapporto McKinsey, entro il 2030 il 30% delle ore lavorative globali potrebbe essere automatizzato grazie all’AI. Ma più che sostituire l’uomo, la tecnologia sta creando nuove figure ibride che uniscono sensibilità creativa e competenze tecniche.

È questo il punto di vista di The Next Generation Platform (TNGP), gruppo nato per unire sei agenzie — Together, Mambo, ZooCom, Artena, Offsite e Glint — in un ecosistema integrato dedicato a marketing, comunicazione ed e-commerce. Con sedi a Milano e Barcellona, TNGP si pone come osservatorio d’avanguardia sul modo in cui l’AI sta plasmando il futuro del lavoro creativo.

«Le professioni emergenti legate all’intelligenza artificiale non rappresentano solo nuovi ruoli, ma veri e propri paradigmi di linguaggi e competenze che ridefiniscono il nostro modo di creare, analizzare e comunicare», spiega Alessandro Gatti, CEO di TNGP. «Servono approcci ibridi, capaci di coniugare competenze tecniche e creative, e di riflettere la natura integrata e tecnologicamente potenziata del lavoro contemporaneo».

Le nuove professioni ibride nate con l’AI

All’interno dell’ecosistema TNGP stanno emergendo figure professionali che incarnano questa trasformazione.

  • AI Media Strategist: analizza grandi quantità di dati, ottimizza campagne e gestisce i budget pubblicitari grazie a piattaforme di machine learning e modelli predittivi, automatizzando i workflow e individuando in tempo reale nuove opportunità.

  • Generative Creative Designer: fonde competenze artistiche e tecnologiche, utilizzando strumenti di AI generativa per produrre immagini, animazioni e contenuti visivi che mantengono coerenza con l’identità del brand.

  • AI Content Curator: utilizza modelli linguistici avanzati per generare, ottimizzare e personalizzare testi e contenuti multicanale, integrando storytelling, SEO e UX writing per aumentare performance e qualità narrativa.

  • AI Insight Architect: raccoglie e interpreta dati tramite scraping, dashboard, API e modelli predittivi, traducendoli in insight strategici e soluzioni personalizzate per i brand.

Questi ruoli, spiega TNGP, rappresentano la frontiera di un settore in evoluzione che conta in Italia circa 38.000 agenzie creative e di marketing e tra 150.000 e 200.000 professionisti. Figure che non sostituiscono la creatività umana, ma ne amplificano le potenzialità, ridisegnando processi e tempi di lavoro.

Una rivoluzione già in corso

Nel modello di TNGP, la cultura aziendale diventa un elemento chiave per connettere talento, esperienza e nuove competenze tecnologiche. L’obiettivo è favorire sperimentazione e contaminazione, creando team ibridi in grado di rispondere alle richieste di un mercato sempre più dinamico e data-driven.

La trasformazione è già realtà: nei team creativi di oggi, l’AI è partner di ideazione, non sostituto dell’ingegno umano. È lo strumento che consente di liberare tempo, ottimizzare processi e concentrare l’energia sulle idee che contano davvero.

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