L’aperitivo, da rito tutto italiano, è diventato ormai un fenomeno globale. Dagli Stati Uniti al Nord Europa, passando per il Regno Unito, quello che un tempo era solo un momento di pausa e convivialità oggi è un appuntamento fisso, riconosciuto e imitato in tutto il mondo.
Ma la patria dell’aperitivo resta saldamente l’Italia, dove il piacere di ritrovarsi al bar per un drink e due chiacchiere è ancora una tradizione sociale insostituibile.
Secondo un’indagine promossa da Sanbittèr e condotta su un campione di oltre 1.200 persone, più di 4 italiani su 10 (41%) frequentano abitualmente il bar all’ora dell’aperitivo. Per molti è un rito quotidiano, tanto che il 43% dichiara di far tappa al bar fino a quattro volte al giorno — tra colazione, pausa pranzo, caffè e brindisi serale.
Il dato conferma come questo momento resti un pilastro della socialità italiana, un piccolo grande gesto di appartenenza e confronto.
“L’aperitivo non è solo un momento della giornata, ma un modo di stare insieme, di raccontarsi e confrontarsi — spiega Mattia Billiato, Senior Brand Manager Aperitivi — ed è proprio in questa dimensione che Sanbittèr si riconosce: nel piacere di condividere un sorriso e un brindisi, senza bisogno di un’occasione speciale”.
L’aperitivo come linguaggio universale
Il rapporto Euromonitor International conferma la crescita costante del mercato degli aperitivi, sia alcolici che analcolici.
L’“italian way of life” ha conquistato il mondo, trasformando l’aperitivo in un simbolo di convivialità e leggerezza condivisa.
Il successo dell’analcolico bitter, ad esempio, dimostra come il gusto e il momento del brindisi abbiano superato i confini delle abitudini tradizionali, conquistando anche chi sceglie alternative più soft.
Le chiacchiere da bar: tra calcio, politica e attualità
Ma cosa si discute davvero davanti a un bicchiere e una ciotolina di noccioline?
La ricerca rivela che il calcio resta l’argomento principe delle chiacchiere da bar, con un 52% di appassionati che non rinuncia a commentare risultati, formazioni e mercato.
Subito dopo arrivano politica (49%) ed eventi internazionali (46%), seguiti da ambiente (44%), cibo e alimentazione (41%), lavoro (37%), shopping (35%), gossip (33%), altri sport (29%) e cinema (21%).
E se gli argomenti cambiano, anche i protagonisti delle conversazioni non sono da meno: il 41% degli intervistati ammette di parlare spesso di influencer, il 36% del proprio capo, il 29% di politici, e il 27% di sportivi e divi di Hollywood.
Il bar come spazio di libertà e confronto
Il 57% degli italiani considera il bar un luogo dove poter esprimere liberamente le proprie opinioni.
Non a caso, il momento più amato per farlo resta l’orario dell’aperitivo, indicativamente dopo le 18: è l’ora in cui c’è più gente (41%) e più voglia di parlare e confrontarsi (35%).
Dopo una giornata di lavoro, il bar diventa così una sorta di agorà contemporanea, dove si intrecciano idee, storie e punti di vista.
In fondo, l’aperitivo è questo: una pausa che unisce, un rituale semplice che racconta l’Italia. Un piccolo momento di piacere che, anche a distanza di secoli, continua a rinnovarsi e a rappresentare un simbolo di convivialità universale.
La top 10 delle chiacchiere da bar all’ora dell’aperitivo
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Calcio (52%)
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Politica (49%)
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Eventi internazionali (46%)
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Ambiente (44%)
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Cibo e alimentazione (41%)
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Lavoro (37%)
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Shopping (35%)
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Gossip (33%)
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Altri sport (29%)
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Cinema (21%)