Dopo lo straordinario successo di Caravaggio. L’anima e il sangue – visto da oltre 230.000 spettatori nel mondo – il grande schermo torna a illuminarsi con la forza selvaggia e luminosa di Michelangelo Merisi. Dall’1 al 3 dicembre, infatti, arriva nelle sale Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo, un nuovo docu-film che attraversa la dimensione più intima, spirituale e tormentata del pittore.
Un viaggio nelle sue ombre, nelle sue fatiche, nelle sue speranze di grazia: un percorso che unisce la Roma del Giubileo del 1600 e quella contemporanea, intrecciando arte, fede, redenzione.
Diretto da Giovanni Piscaglia su soggetto di Didi Gnocchi, con la voce narrante di Mario Cordova, il film è prodotto da 3D Produzioni e Nexo Studios, in partecipazione con SKY e con la collaborazione di Avvenire e delle Gallerie d’Italia – Intesa Sanpaolo. Un progetto realizzato con il contributo del MIC e del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo.
Trailer: https://youtu.be/-GGatEkKZOU
Materiali stampa: (link come da comunicato)
Elenco sale: disponibile su nexostudios.it
Caravaggio e il Giubileo: dove nasce un genio, dove si consuma una condanna
“Caravaggio è pittore del sentimento, e il Giubileo è sentimento”, ricorda lo storico dell’arte Claudio Strinati.
È così che nel film il Giubileo del 1600 diventa la cornice di una trasformazione potente: proprio in quell’anno Merisi presenta a San Luigi dei Francesi la “Vocazione di San Matteo” e il “Martirio di San Matteo”, due opere destinate a cambiare il corso dell’arte occidentale.
Da quel momento Caravaggio abbandona la quotidianità per dedicarsi interamente al sacro. La sua pittura diventa il luogo in cui grazia e colpa si inseguono senza tregua, in cui la misericordia prende forma nel volto di un mendicante, in una mano sporca, in una luce che taglia la tenebra come una rivelazione.
Poi arrivano la condanna a morte, l’esilio, la fuga. Le tele si fanno più oscure, più febbrili, più disperate. L’uomo cerca Roma per chiedere perdono, ma Roma non riesce a salvarlo. Caravaggio muore come un pellegrino senza patria, consumato dal bisogno di una grazia che la Storia non gli ha concesso in vita.
Il film restituisce questo viaggio emotivo con delicatezza e potenza, guidando lo spettatore nel cuore di un artista eternamente sospeso tra peccato e redenzione.
Il racconto attraverso gli occhi di storici, studiosi e artisti
Il docu-film intreccia analisi, testimonianze e riflessioni di alcune tra le voci più autorevoli del mondo dell’arte e della spiritualità:
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Francesca Cappelletti, Direttrice Galleria Borghese
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Franco Cardini, storico
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Antonio Ernesto Denunzio, Vicedirettore Gallerie d’Italia, Napoli
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Jago, scultore
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Suor Maria Gloria Riva, monaca e studiosa d’arte
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Mons. Alberto Rocca, Pinacoteca Ambrosiana
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Marco Roncalli, saggista
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Thomas C. Salomon, Gallerie Nazionali di Arte Antica
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Antonella Scalessa, Archivio di Stato di Roma
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Claudio Strinati, storico dell’arte
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Maria Cristina Terzaghi, storica dell’arte
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Mons. Timothy Verdon, Opera del Duomo di Firenze
Ognuno di loro contribuisce a costruire un mosaico umano e spirituale che avvicina lo spettatore al Merisi come forse mai prima.
Un film per il Giubileo 2025: il destino di un uomo che continua a parlarci
Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo non è solo un film biografico. È un pellegrinaggio nella vita di un artista che non ha mai smesso di cercare la luce.
Le sue opere tornano a emozionare il pubblico di oggi con la stessa forza con cui, nel 1600, colpirono il cuore dei pellegrini dell’Anno Santo.
A 425 anni di distanza, Roma e Caravaggio condividono ancora le stesse domande:
che cos’è la grazia? È possibile il perdono? Come si sopravvive alla propria ombra?
Il docu-film prova a rispondere lasciando che siano i quadri, le strade, le chiese, i chiaroscuri del Merisi a parlare.
Una stagione di grande arte
Per il 2025, La Grande Arte al Cinema di Nexo Studios torna nelle sale con contributi esclusivi e il supporto di Radio Capital, Sky Arte, MYmovies e Abbonamento Musei.