Alex Rossi torna con “Come stai?”: un viaggio sospeso tra memoria e malinconia nel cuore del Gers

C’è una malinconia che scalda, una nostalgia che illumina. È quella che attraversa “Come stai?”, il nuovo videoclip dell’artista italo-francese Alex Rossi, che torna a immergersi nelle radici del suo passato per restituirne tutta la dolcezza, le ferite e i colori.

Il brano – secondo singolo dal nuovo album atteso nel 2026 – diventa un piccolo film sospeso tra sogno e ricordo. Rossi ci conduce nel Gers, la sua terra d’origine: una regione che lui stesso definisce “la piccola Toscana del Sud-Ovest”, dove il tempo sembra scorrere con una lentezza che invita alla contemplazione.

Il videoclip, diretto da Louis Rossi (Nocolor Film, 420 Workshop) insieme al documentarista Stéphane Sinde, ha la morbidezza di un flashback improvviso: un’auto italiana anni Settanta che riappare come un oggetto del desiderio, una moto scintillante ai piedi della statua di D’Artagnan, una cabina telefonica che si materializza in una città svuotata dal tempo. Volti, strade e dettagli riaffiorano come frammenti di una vita a metà tra quello che è stato e quello che ancora resiste.

Il tutto scandito dal ritmo di una danza lenta, quasi un valzer della memoria.

Alex Rossi, “il più italiano dei cantanti francesi”

Dal 2012 Alex Rossi ha riportato in Francia l’immaginario luminoso della musica pop italiana, trasformandolo in un universo estetico che profuma di Spritz, neon e romanticismo rétro. Insieme a Arnaud Pilard e Romain Guerret (Aline), ha firmato brani diventati cult:
L’ultima canzone, Tutto va bene quando facciamo l’amore, Faccia a faccia.

Le sue melodie hanno fatto il giro del mondo, entrando in film, cortometraggi, serie tv e persino nelle campagne di moda di Dior, Pucci, Michael Kors. In Italia è un volto amato della scena italo-disco contemporanea, spesso ospite delle serate del collettivo Disco Stupenda e trasmesso da Rai Radio 2.

“Come stai?”: un pop-rock fuori dal tempo

Il nuovo singolo rappresenta un ritorno alle atmosfere più intime e narrative di Rossi, dopo il successo turbo-disco estivo L’amore fa volare.

Il brano è co-firmato e prodotto da Paul de Homem-Christo, alias Play Paul, figura chiave della French Touch 1.0 (Crydamoure, Kitsuné, Gigolo Records). Una collaborazione che conferisce al pezzo un’eleganza pop-rock rarefatta, fuori dal tempo, dove Rossi interroga lo stato del mondo… e, con un pizzico di autoironia, anche quello del suo “io italo-gersese”, scomparso eppure incredibilmente vivo.

Il videoclip è disponibile qui:
https://www.youtube.com/watch?v=EmVbWdj1tsA

L’artista: una vita tra Francia, Italia e musica

Nato nel 1969 ad Auch, nel Gers, figlio di una famiglia italiana emigrata nel dopoguerra, Alex Rossi cresce tra radio locali, vinili e primi DJ set. Dopo gli studi di cinema a Montpellier, si trasferisce a Parigi e alterna lavori nel mondo dell’audiovisivo alla composizione di brani propri.

Nel corso degli anni firma contratti con Mercury ed Edel, scrive per Axel Bauer, Dick Rivers e David Hallyday, pubblica singoli, EP e videoclip.

La svolta arriva nel 2012, quando decide di riabbracciare l’italiano: nasce così un filone di canzoni che lo porta al disco Domani è un’altra notte (2019), alla collaborazione con Calypso Valois, Ken Laszlo, Yuksek, Italoconnection, e alla consacrazione come autore elegante, nostalgico, profondamente personale.

Oggi, in attesa del nuovo album targato Kwaidan Records di Marc Collin (Nouvelle Vague), Rossi torna con un singolo che ha il sapore di un ritorno alle origini e l’incanto di un ricordo che non smette di chiamare.

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